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La stagione invernale presenta una serie di sfide rilevanti per il benessere equino, richiedendo un approccio gestionale basato su evidenze scientifiche. Le basse temperature, l’aumento dell’umidità e la riduzione delle ore di luce influenzano sia la fisiologia del cavallo, sia le condizioni ambientali. Una gestione preventiva e mirata è cruciale per ridurre l’incidenza di problematiche sanitarie e garantire un adeguato stato di salute.
Tra le principali criticità stagionali possiamo citare le problematiche a carico del tratto digestivo, delle vie aeree, degli arti e altre condizioni particolari in soggetti sensibili quali i cavalli anziani o i neonati.

Patologie gastro-enteriche
Si manifestano generalmente con sintomi colici (manifestazione di dolore a livello addominale). Una forma di colica che potremmo incontrare durante i mesi invernali è la colica da costipazione, in particolare a carico del grosso intestino, precisamente del colon. Le cause di costipazione nel cavallo possono essere di diversa natura, ma nei mesi invernali un accesso ridotto all’acqua a causa del congelamento può aumentare il rischio di coliche di questo tipo. È importante che i proprietari di cavalli abbiano un piano idrico quando le temperature scendono sotto lo zero, soprattutto per i cavalli che vivono al pascolo. I cavalli scuderizzati possono invece ridurre l’assunzione di acqua in quanto troppo fredda e incorrere a costipazioni.

Dermatite Pastorale
Detta impropriamente febbre da fango, comprende una serie di lesioni cutanee che possono essere complicate da infezioni secondarie. L’esposizione prolungata a condizioni di umidità, ad esempio, è uno dei fattori scatenanti. I possibili sintomi includono:
- peli arruffati,
- profonde screpolature nella pelle,
- zone alopeciche e gonfie,
- calore e dolore.
Le aree colpite possono anche produrre secrezioni e trasudati e nei casi gravi portare il cavallo a depressione, letargia e perdita di appetito.
Nella prevenzione, è importante il mantenimento degli arti del cavallo asciutti e la riduzione dell’esposizione al fango. L’applicazione di barriere topiche, come creme specifiche, potrebbe essere di aiuto, così come la tosatura delle parti inferiori degli arti, per favorirne l’asciugatura e la pulizia. Anche la gestione delle lettiere, che devono essere pulite ed asciutte, è fondamentale per la buona salute di arti e zoccoli.
Patologie Respiratorie
Similmente agli esseri umani, quando la temperatura scende all’esterno, si dovrebbe attuare la profilassi delle malattie respiratorie infettive. Il freddo è stressante per gli animali che vivono all’esterno e lo stress ha un effetto fisiologico diretto che provoca la soppressione immunitaria. Inoltre, i bronchioli e gli alveoli polmonari sono sensibili alle temperature estreme: l’aria fredda e secca può aumentare il rischio di broncocostrizione (restringimento delle vie aeree) che scatena episodi di difficoltà respiratoria.
Una corretta somministrazione del vaccino può aiutare a migliorare la protezione immunitaria durante i periodi di stress e la potenziale esposizione a microrganismi che possono causare infezioni. I richiami autunnali migliorano le risposte immunitarie quando l’immunità potrebbe essere ridotta a causa delle condizioni meteorologiche esterne. Le malattie respiratorie possono essere causate da agenti infettivi (batterici o virali), irritanti o allergeni.
I segni clinici delle infezioni batteriche e virali possono essere simili: tosse, scolo nasale, atteggiamento depresso/ottuso, anoressia, febbre. È importante che il cavallo venga esaminato e diagnosticato da un veterinario, in modo da poterlo curare nel modo più appropriato. Per ridurre la diffusione di infezioni batteriche e virali nella popolazione di cavalli è buona cosa mettere in atto misure di prevenzione e biosicurezza, isolando i nuovi soggetti e quelli che manifestano sintomatologia per evitare la diffusione dei patogeni.

Casi Particolari
I cavalli anziani sono soggetti da tenere particolarmente sotto controllo durante la stagione invernale. Infatti:
- Hanno una termoregolazione meno efficiente
- Possono avere un Body Condition Score negativo
- Hanno minor capacità di ingestione e assimilazione di nutrienti con conseguente bilancio energetico negativo che influisce sulla capacità di termoregolare.
- Possono presentare problemi ortopedici: terreni ghiacciati particolarmente duri, o terreni fangosi possono rendere difficile muoversi, peggiorare patologie pregresse o provocare infortuni.
Anche i puledri neonati, sebbene nascano generalmente in primavera quando le temperature sono più miti, nel caso di giornate particolarmente fredde o nascita a fine inverno come i purosangue, possono necessitare interventi sulla temperatura dei ricoveri nei primi giorni di vita.
Per concludere, l’inverno pone sfide importanti per tecnici veterinari e addetti ai cavalli, con rischi che spaziano dal benessere fisico degli animali alla gestione ambientale. Una corretta pianificazione stagionale è essenziale per prevenire problemi sanitari e garantire sicurezza, salute e comfort.