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Spesso dimenticati, sottovalutati o semplicemente confusi con i cavalli, gli asini sono animali straordinari, con caratteristiche uniche che meritano attenzione e competenze dedicate.
Se sei uno studente o un tecnico veterinario equino, è ora di guardare oltre le orecchie lunghe.
La conoscenza dei protocolli specifici è fondamentale per garantire cure personalizzate e specifiche ad una specie che da 5000 anni presta servizio all’umanità!
Non solo una “variante rustica” del cavallo

Evoluzione degli asini
Gli asini (Equus asinus) non sono una versione semplificata o rustica del cavallo. Sono una specie distinta, con una storia evolutiva diversa, adattamenti specifici e un comportamento caratteristico.
Oggi a differenza del passato, dove costituivano un animale esclusivamente da lavoro, da soma, gli asini sono considerati animali da compagnia. Il fatto che gli asini siano ora popolari come animali domestici li rende pazienti sempre più frequenti nella pratica equina.
Pertanto, il tecnico veterinario equino dovrebbe conoscere le principali differenze col cavallo e le specificità di gestione e cura per offrire un’assistenza specifica nelle cure.
Anatomia degli asini: simili, ma non uguali
Sebbene cavalli e asini siano simili, al punto di essere talvolta confusi, questi ultimi presentano alcune particolarità e caratteristiche anatomiche distintive:
- Zoccoli più stretti e verticali: adatti a terreni duri e secchi. La cura del piede deve tenerne conto sia nella prevenzione, sia nella mascalcia.
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Orecchie lunghe? Sì, ma non solo per sentire!
Le orecchie dell’asino sono un mezzo di comunicazione molto espressivo e un importante indicatore del suo stato emotivo. - Struttura corporea più compatta: la colonna vertebrale è più rigida e presenta una distribuzione della massa differente. Questo influisce sul sellaggio e sulla gestione e carichi di lavoro.
Fisiologia e comportamento asinini: stoici intelligenti
Anche dal punto di vista comportamentale e fisiologico gli asini presentano alcune caratteristiche peculiari:
- Metabolismo più efficiente: gli asini si sono evoluti in ambienti aridi e hanno un metabolismo molto più parsimonioso. Questo li rende più soggetti a disturbi come obesità e laminite, e patologie metaboliche come l’iperlipemia, se gestiti come i cavalli.
- Soglia del dolore più alta: l’asino tende a mascherare il dolore, un atteggiamento tipico dell’animale predato, che può essere fuorviante per chi deve valutare le condizioni di salute di un asino. Il comportamento stoico può rendere difficile la lettura dei segnali di disagio e dolore negli asini nella pratica. Per questo un asino visibilmente apatico o insolitamente silenzioso rappresenta un’emergenza veterinaria e richiede cure immediate.
- Comunicazione diversa: gli asini sono tipicamente più riservati dei cavalli, ma profondamente empatici. Hanno un forte senso del gruppo e formano legami sociali duraturi, anche con l’uomo. La separazione dai compagni di vita può rappresentare un fattore di rischio enorme: il malessere da separazione innesca inappetenza e apatia; condizioni che predispongono a disturbi come coliche e iperlipemia.
Spesso definiti testardi, reagiscono alla paura con atteggiamenti difensivi. Riconoscere gli stati emotivi dell’asino può essere di grande aiuto nella gestione e nel trattamento.
Gestione e cura degli asini
Comprendere le caratteristiche e le peculiarità degli asini è essenziale per garantire il loro benessere e prevenire errori nella gestione quotidiana, nell’alimentazione e nel trattamento sanitario. Di seguito, analizziamo gli aspetti fondamentali da considerare per prendersene cura in modo corretto e professionale.
- Alimentazione mirata: rispetto al cavallo, l’asino ha bisogno di una dieta più povera, ricca di fibra e a basso contenuto energetico. Fieno di buona qualità e pascolo controllato sono fondamentali per prevenire patologie e garantire la salute degli asini.
- Monitoraggio attento: le patologie metaboliche, laminite e problemi respiratori sono spesso sottovalutati. L’asino non “si lamenta”, ma ha bisogno di attenzione costante.
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Parametri vitali:
- la temperatura corporea è normalmente più bassa del cavallo, mediamente sui 37°
- La frequenza cardiaca (FC) più alta, da 31 a 53 battiti per minuto
- Anche la frequenza respiratoria (FR) è più alta, da 13 a 31 atti al minuto.
- Diverso metabolismo, distribuzione ed eliminazione dei farmaci: è importante conoscere questa variabilità rispetto al cavallo non solo per impostare un dosaggio (che deve sempre essere impostato dal medico veterinario), ma anche per monitorarne gli effetti.
- Benessere mentale e ambientale: l’asino ha bisogno di compagnia, stimoli e un ambiente prevedibile. Non è un cavallo da gestire da solo o in isolamento.
La formazione specifica per il benessere degli asini
Se lavori o vuoi lavorare con gli equini, non puoi ignorare gli asini.
Sono sempre più presenti in progetti di asinoterapia, in fattorie didattiche, in agricoltura sostenibile e nel turismo responsabile.
Conoscerli meglio significa garantire loro una vita sana, ma anche arricchire la tua formazione come tecnico veterinario.
È un investimento nella tua professionalità e nella tua empatia.
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